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"Cerchiamo di sviluppare oggetti scultorei che creino un'atmosfera di effetto nell'ambiente. Traiamo ispirazione da forme della natura e manufatti culturali, influenzati dall'esperienza personale raccolta nei viaggi, dall'intuizione e dall'osservazione ravvicinata. I nostri oggetti sono realizzati con materiali autentici e sostenibili, realizzati a mano seguendo conoscenze pratiche e tecniche artigianali sviluppate nel corso dei secoli. Ogni pezzo mostra le tracce personali del lavoro umano, creando un'interazione tra forma scultorea e materia. Il design dei nostri oggetti in vetro combina questi aspetti con un effetto di colore sfumato e forte, che crea un aspetto morbido e naturale. Ciò consente loro di inserirsi in qualsiasi ambientazione, pur rimanendo qualcosa di speciale e magico allo stesso tempo. Il design dei nostri prodotti si basa su una filosofia che lascia il segno sia intuitivamente che consapevolmente nell'esperienza della forma. L'ispirazione culturale, la conservazione delle abilità manuali e lo sforzo di creare oggetti che abbiano un effetto organico sono strettamente intrecciati durante questo processo. L'origine di una nuova creazione nasce da un insieme di forme ispirate dalla natura o dalla cultura, il processo di esperienza e un'idea spontanea. A partire da questo momento spirituale, l'evoluzione della forma continua attraverso la dimensione visiva della bozza fino all'esperienza fisica delle mani durante la modellatura. L' artigiano si unisce a questo processo lavorando sul materiale..."

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Tadé Pays du Levant® nasce dall'incontro, 30 anni fa, di Thaddée de Slizewicz, geografo appassionato di Storia, con il Medio Oriente, culla dell'umanità e crocevia di civiltà leggendarie. Da questa terra ricca di tradizioni riporta un sapone leggendario: Pain d'Alep®, con olio d'oliva e alloro, antenato del vero sapone di Marsiglia. Sedotto dall'arte dell'Hammam, Tadé crea una linea cosmetica incentrata sulla naturalezza. Trae ispirazione dal calore dell'Hammam, dall'esperienza degli artigiani locali i cui metodi di lavorazione sono ereditati dall'antichità e dalla nobiltà e qualità dei suoi prodotti di base. La regina di Saba, Cleopatra e Zenobia affidarono la loro bellezza ai benefici dell'olivo e dell'alloro. I cosmetici Tadé Pays du Levant® riscoprono le virtù eccezionali di questi tesori mediterranei. Primo importatore di sapone di Aleppo in Francia nel 1995, Tadé Pays du Levant® è rimasto leader in questo mercato arricchendo il suo catalogo di cosmetici di origine naturale (sapone di Aleppo, sapone nero, olio da massaggio, pietra di allume, ecc.) e di oggetti decorativi (stagno. rame placcato, pneumatico riciclato, vetro soffiato a bocca, ecc.) che ruotano attorno al concetto di Hammam. Tadé Pays du Levant® adotta un comportamento etico, l'azienda opera nel rispetto degli usi e costumi locali, attenta all'equità, sinonimo di giustizia naturale che riconosce uguali diritti a tutti. I produttori partner di Tadé Pays du Levant® sono tutti artigiani. Beneficiano così di un'apertura ai mercati occidentali e di una partnership giusta e duratura. Tadé Pays du Levant® si impegna a rimanere: Solidale: lavorare principalmente con i produttori più svantaggiati in un approccio solidale allo sviluppo sostenibile. Equo: definire contrattualmente il prezzo in accordo con il produttore. Ciò garantisce loro un'equa remunerazione e tiene di conto delle loro esigenze in termini di formazione, salute e protezione sociale. Diretto: stabilire il rapporto più diretto possibile tra produttore e consumatore al fine di massimizzare il margine del produttore. Promuovere il potenziale locale dei produttori, utilizzando le materie prime naturali disponibili e l'esperienza tradizionale. Trasparente: fornire informazioni che consentano al consumatore di effettuare un acquisto consapevole e responsabile e che promuovano lo scambio culturale e il rispetto reciproco con il produttore. Dignitoso: garantire salari e condizioni di lavoro dignitosi ai dipendenti in tutte le fasi della fabbricazione del prodotto, in particolare in termini di igiene, sicurezza e orari di lavoro. Rifiutare qualsiasi forma di schiavitù o di sfruttamento del lavoro, compreso quello dei bambini. Tadé Pays du Levant® è da sempre impegnato in un progetto di eco-design, desideroso di limitare il proprio impatto sull’ambiente agendo per un commercio più equo.

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Amo la vita, la natura e la diversità" Nel 1936 a Roma inizia la storia del più antico laboratorio di cappelli quando una famiglia di cappellai toscani porta la sua arte a Roma. Nel 2003 la stilista Patrizia Fabri acquista il laboratorio per mantenere in vita un raro esempio al mondo di cappelli interamente fatti a mano, frutto di artigianalità, qualità e tradizione. Il nome che sceglie è "Antica Manifattura Cappelli " per sottolineare la memoria, il gusto del bello e del ben fatto del nostro Made in Italy Dal 2003 a oggi... Oggi, oltre 2000 forme antiche in legno fanno sì che Antica Manifattura Cappelli ripercorra più di un secolo di design del cappello, un classico contemporaneo, l'essenza dell'eleganza moderna. I materiali naturali scelti con cura, la ricerca di dettagli di design, lo stile attuale e raffinato, l'artigianalità mutuata dal passato strizzano l'occhio a un prodotto giovane e sempre alla moda realizzato con creatività, rigore e passione. Fin dall'inizio... Fin dall'inizio di questa nuova avventura Patrizia e il suo staff hanno collaborato con i più grandi stilisti internazionali realizzando cappelli per le loro sfilate tra cui: Valentino, Capucci, Givenchy, Elie Saab, Gattinoni, Sergio Rossi, Fausto Puglisi. Non mancano gli artisti internazionali per i quali sono stati creati pezzi unici per i loro concerti e tra questi; Madonna, Lady Gaga e Negramaro. L'esperienza e la creatività di Patrizia hanno portato alla realizzazione di numerosi cappelli per spettacoli teatrali in Italia e all'estero tra cui: il Teatro dell'Opera di Roma, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro dell'Opera di Berlino e il Teatro dell'Opera di Monte Carlo.

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Brand Anglo-Marocchino divertente e “imperdibile” fondato a Londra nel 1999. Accessori di qualità che fondono l'arte Nordafricana con idee moderne e alla moda. “Quando abbiamo visitato Marrakesh per la prima volta, abbiamo notato come ci fosse un grande potenziale nell'abilità e nella lavorazione, ma sentivamo che il risultato poteva essere migliorato. Perché non unire il meglio di ciò che entrambi i mondi avevano da offrire? Nella nostra fabbrica impieghiamo artigiani locali e lavoriamo con gruppi di donne a Marrakesh e dintorni. Crediamo sia importante restituire qualcosa alla comunità e cercare di mantenere vivi questi metodi tradizionali di lavorazione artigianale utilizzati in Marocco da secoli. Preferiamo lavorare con materiali riciclati quanto più possibile poiché questa è la lezione che ci è stata insegnata quando abbiamo iniziato a lavorare a Marrakech: Niente deve essere sprecato.” En Shalla ha creato un progetto di ricamo su borse riciclate per cibo a Marrakech e dintorni, in Marocco. Si tratta di sacchi di plastica, originariamente utilizzati per trasportare riso, couscous, farina e altri cereali. Le borse vengono ricamate a mano intrecciando diversi materiali attraverso la trama di plastica, il che consente di riprodurre svariati disegni sulla tela bianca. La borsa viene rigirata in modo che il design originale rimanga visibile all'interno della borsa. Questo consente di sapere come veniva originariamente utilizzata la borsa, e ciò aggiunge un senso di romanticismo alla storia…

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LA LEGGENDA CONTINUA... La storia di Diptyque inizia nel cuore di Parigi, al 34 di Boulevard Saint-Germain, con tre amici spinti dalla stessa passione creativa. Christiane Gautrot era una interior designer, Desmond Knox-Leet un pittore e Yves Coueslant un regista teatrale e scenografo. I primi due collaboravano già creando tessuti e carte da parati per “Liberty e Sanderson”, il terzo si unì a loro nel 1961 e fu allora che aprirono un negozio per presentare le loro creazioni. Yves divenne l’amministratore e consulente, Desmond e Christiane erano l’anima artistica. A poco a poco, con gusto elegante e raffinato, il trio trasformò la boutique in un ambiente unico nel suo genere, una sorta di elegante bazar dove si trovavano articoli sorprendenti senza uguali a Parigi, trovati dal trio nel corso dei loro viaggi. Diedero ai loro clienti anche la possibilità di scoprire i più importanti nomi della profumeria tradizionale inglese, allora poco conosciuti in Francia. Nel 1963, due anni dopo l’ apertura, Diptyque lanciò la sua prima candela profumata, “Aubepine”, seguita da molte altre tra cui “Cannelle”, “Thè”, “Tubéreuse”, “Figuier”, “Myrrhe” e “Cèdre”. Nel 1968 Diptyque creò la sua prima fragranza, “L’Eau”, ispirata a un Pot-pourri del XVI secolo e al profumo di un Pomander ai chiodi di garofano, molto speziata, senza distinzione di genere maschile o femminile, basata su una concezione olfattiva senza eguali nel repertorio della profumeria tradizionale. Seguirono altre creazioni come eau de toilette, saponi profumati o gel bagno, così come il raro e sofisticato “Vinaigre de Toilette”. L’entusiasmo per i profumi, l’amore per la creazione e la sensibilità di ciascuno dei tre fondatori hanno permesso la nascita di uno stile unico. Le loro creazioni nascono dai ricordi di viaggio attraverso il Mediterraneo e nel Vicino Oriente, la campagna a mezzogiorno, un giardino verde sulle rive di un corso d’acqua. La qualità delle materie prime, la sobrietà della presentazione, l’eleganza della grafica e del disegno sono i caratteri distintivi di Diptyque.

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Il design è minimale, essenziale e mai casuale. Le linee stilistiche sono ben definite, i valori intrinseci radicati: IN.ZU è ormai pronto per presentarsi al mercato con un carattere e un’identità inconfondibili. Dal 2012 inizia a partecipare a Fiere internazionali di Design tra Milano, Parigi, Francoforte e New York dove presenta – stagione dopo stagione – le sue inedite collezioni, conquistando sempre più ammiratori e sempre nuovi clienti, tra i quali spiccano Concept Store di rilievo internazionale e Bookshop museali. Da un percorso iniziato in solitario, il progetto è cresciuto negli anni, avvalendosi di fortunate collaborazioni professionali con modelliste, sarte, architetti ed esperti di comunicazione che lavorano all’unisono, condividendo un comune obiettivo: portare la filosofia di IN.ZU ovunque ci sia qualcuno pronto a condividerla e farla propria. Le borse IN.ZU si distinguono per i tagli sartoriali decisi, le linee essenziali e la pulizia formale, ottenuta attraverso una contrapposta complessità costruttiva. Ne completano il carattere estetico gli inconsueti tessuti, tra i quali quelli tecnici presi a prestito dal mondo dello sport, perciò particolarmente robusti e resistenti e al contempo leggeri. Sperimentazione, ergonomia e precisione sono fattori fondamentali nella creazione di ogni singola borsa, dal prototipo fino alla realizzazione del prodotto finale. Il risultato è una collezione di borse dal flair contemporaneo, progettate fino al più piccolo dettaglio in un’ampia proposta di colori, texture, misure e funzionalità, per soddisfare un cliente dallo spirito giovane ed esigente che desidera reinterpretare il suo tempo indossando un oggetto originale, versatile e pratico, con la qualità del migliore Made in Italy.

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Un mondo ricco di storia e valori radicati nel DNA dell’azienda. Il percorso ha origine nella seconda metà degli anni ’40, grazie ad uno scenografo, Elio Martinelli, che disegna e produce lampade per allestire le scenografie teatrali in cui le luci hanno una forma scenica ed interagiscono con l’azione teatrale, divenendo parte della narrazione. Le lampade progettate da Elio sono tecnico-decorative: devono rapportarsi con la scenografia, fondersi con il progetto scenico, ma devono anche rispondere ad esigenze illuminotecniche. Elio disegna e produce da sé questi apparecchi. Sarà Giò Ponti, notando la qualità delle sue lampade, a spingerlo a proporle sul mercato. Elio segue il consiglio e, con l’aiuto della moglie, inizia a girare la Toscana in Lambretta per presentare le proprie creazioni. Ricevendo riscontri più che positivi, nel 1953 costituisce Martinelli Luce, in uno scantinato che chiamava “laboratorio”. Pochi strumenti necessari per la produzione artigianale di lampade decorative, tante ispirazioni e idee che traggono ispirazione sia dalla natura che dalla geometria proponendo al pubblico un'offerta produttiva caratterizzata da alte performance funzionali, forme suggestive sobrie in cui risalta un più che appropriato utilizzo dei materiali (anche innovativi, per l'epoca, come il metacrilato). Ne è un esempio la lampada Cobra, perfettamente inscritta in una sfera oppure Serpente che grazie al sistema rotatorio può assumere posizioni diverse. Dal 2023 Martinelli Luce è riconosciuta come azienda storica italiana. Traguardo importante, l’inserimento nel Registro speciale dei Marchi storici di interesse nazionale istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico per tutelare e valorizzare le eccellenze produttive storicamente collegate al territorio e attive da almeno cinquant'anni.

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